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Disegni di bambine e bambini del mondo realizzati dal 1966 al 2010.
Quali tempi e quali ritmi?
Frugando curiosi nei cassetti dell’archivio abbiamo trovati tutti i tempi che la vita prevede. Quali ritmi abbiamo ascoltato? Tutti i ritmi che orecchie e cuore, corpi e pensieri sanno danzare.
Per scegliere fra seimila opere le quarantanove da esporre ci siamo Lasciati chiamare dai lavori che più intensamente si sono proposti alla nostra ricerca. Eccone un elenco : Tempo dell’attesa sicura, dei giorni di vita, della corsa sfrenata.
Tempo di essere malati e annoiati , di dare un calcio al pallone, della nonna che dorme, del pensiero e della concentrazione, del gioco d’azione Tempo del giorno di festa, della banda che suona, della semina in risaia, dell’inverno nevoso, del grigio e del vuoto, della tempesta marina, del tramonto del sole , di una sera d’estate, della notte stellata Tempo degli astri celesti, del racconto biblico e della liturgia quaresimale, tempo del cavaliere nero di mettersi in maschera, del ritmo danzato dei Mohai dell’Isla cilena. Tempo d’aspettare che abbocchi o di correre per non perdere il viaggio Tempo della leggenda narrata, della storia lontana, del futuro sognato, del futuro temuto, della guerra subita, della cronaca e della storia. Tempo della bandiera tricolore, tempo per coltivare l’Europa. Tempo del grande orologio che fa tic tac…
Elena Pasetti
direttrice PinAC
Il tempo per crescere Quanti tempi si incrociano in via Disciplina, nella bella casa della Pinac da poco divenuta Fondazione? Qual è la caratteristica del tempo della pinacoteca, la sua qualità particolare? Abbozzo un catalogo-elenco, aggiungendo ai tempi ritrovati nelle opere esposte, i tempi che ho visto scorrere nella nostra Pinac. C'è il tempo lungo della storia. I cinquanta e più anni di vita dell'istituzione, dalla raccolta avviata dal fondatore Aldo Cibaldi, all'inserimento organico nella struttura dei servizi culturali del Comune di Rezzato, fino all'attuale assetto di fondazione. La raccolta storica documenta anche i fili del tempo, conservando le tracce di alcuni importanti momenti della storia del Paese (con maiuscola e minuscola): dall’avvio della Comunità Europea ai 700 anni del Comune di Rezzato. C'è il tempo delle vite degli autori bambini e bambine che, spesso inconsapevoli, qui hanno lasciato tracce di sé attraverso i loro disegni. Niente si perde di quanto siamo stati, e a volte adulti - sorpresa - ne ritroviamo un segno su una parete o in un catalogo Pinac. C'è soprattutto - si chiama Pinacoteca internazionale - il tempo degli altri: popoli, culture, religioni, perché - don Lorenzo Milani lo scriveva per spronare i suoi ragazzi e tutti a studiare molte lingue straniere - al mondo non ci siamo solo noi. Ci sono i tempi che nell’operatività della Pinac felicemente si incrociano. Di adulti e bambini che lavorano insieme, non solo accanto. Di insegnanti e genitori che, con gli artisti, si regalano il lusso di rivitalizzare dentro sé gli spazi di quell'autentica opera d'arte che è la relazione educativa. Rende possibile questo la qualità del luogo e l'esperienza del laboratorio. Un tempo e uno spazio esclusivo, ovattato, concentrato. E’ il tempo nella pancia della mamma che pare fermo e invece è in attesa, impegnato attraverso un intenso presente a costruire il futuro. Ecco la speciale scommessa della Pinacoteca: mettere in relazione i tempi della vita con quelli del pensiero e della creatività; far sperimentare una produzione tesa non al consumo ma al senso e alla relazione. Si cresce concentrandosi su sé stessi, affondando le radici e uscendo verso gli altri e il mondo. Il tempo della Pinac accompagna il tempo per crescere.
Mariella Foresti
presidente Fondazione PInAC